Quale sito abbandonato a causa della perdita di valore economico dello zolfo, oggi si appresta, grazie, anche, alle attività del Parco Minerario di Floristella e ad una sempre crescente attenzione culturale verso i patrimoni monumentali e storici locali, a rappresentare una consistente e valorizzata zona agrituristica. L’area in esame è inserita all’interno di boschi di conifere dall’estensione complessiva di circa 300 ettari, interrotta, a tratti, da zone dove la pittoresca roccia bianca forma suggestivi paesaggi e da strade anticamente realizzate con materiale da riporto, estratto, a suo tempo, dalle miniere. La naturale vocazione agrituristica di Grottacalda è, ulteriormente, valorizzata dalla vicinanza, al sito, di altre attrazioni naturali e di svago. Ricordiamo i resti dell’antica città di Rossomano e il bosco limitrofo, il parco Ronza e il parco attrezzato di Pergusa, attivamente organizzati dal Demanio Forestale, con una vasta presenza di posti di ristoro, bracieri già forniti di legna da ardere, servizi efficienti, percorsi a piedi e un piccolo zoo con animali da cortile, volpi, daini, caprette tibetane, cinghiali, istrici.
La miniera di zolfo rimase in funzione fino al 1984. Interessante visitare il parco per capire come l’attività mineraria ha inciso nella vita di queste zone, soprattutto nella provincia di Enna.
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con la Provincia di Enna e presentato
alla BIT di Milano 2009.
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