Lasciamo tutto alla curiosità dei turisti-viaggiatori che in questa porzione di Sicilia vogliono scoprire un’isola diversa, più genuina e, forse, meno conosciuta.
La provincia di Enna ricca di scavi, siti e reperti archeologici è, anche, caratterizzata da una ricca architettura di castelli e villaggi di cui sopravvivono oggi solo alcuni resti, non sempre così facili da "leggere". Alcuni dei castelli che hanno meglio conservato le loro fattezze, costituiscono oggi la migliore testimonianza dei diversi stili di architettura, in armonia e quasi in simbiosi con la terra e la natura circostante.
Nel territorio della provincia si sono conservate numerose testimonianze di secoli di storia, che conducono il visitatore alla scoperta di numerose aree archeologiche.
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina: senza dubbio una viaggio in Sicilia non può prescindere dalla visita della Villa Romana, un complesso asimmetrico e funzionale la cui costruzione, vista la complessità e vastità, sicuramente richiese molti anni di duro lavoro. Basti pensare i suoi 3500 metri quadrati di pavimenti mosaicati, e poi, la varietà di stili, l'eleganza dell'architettura fanno pensare alla mano capace di un maestro artigiano. Costruita su terrazze che seguono l'andamento naturale del terreno, inclusi i monumenti, è organizzata su tre diversi piani: le terme, le camere degli ospiti, le camere dei padroni e della famiglia ed una grande sala da pranzo. La Villa, che è stata dichiarata patrimonio mondiale dall'UNESCO, dimostra come queste zone fossero centro di potere e base dell'economia rurale dell'Impero Occidentale durante il periodo Romano. In sintonia con lo stile in voga nel IV secolo d.C. la Villa Romana ne è uno dei più ricchi esempi: i mosaici, presenti quasi in ogni stanza sono i più belli fra quelli rinvenuti risalenti dell'epoca romana.
A 14 chilometri da Piazza Armerina, vicino ad Aidone, si trova Morgantina. Scoperta nel 1955 grazie dall'Università di Princeton, è la più grande scoperta archeologica fatta in Sicilia nel XX secolo. La città, abbandonata intorno al 36 a.C., coperta da uno spesso strato di polvere e cenere, si presenta a noi così com'era alla metà del III secolo a.C.. Il centro dell'abitato è caratterizzato da un arteria principale dalla quale si dipartono perpendicolarmente altre strade. L'area abitata era dotata di un acquedotto con cisterne a canalizzazioni. I reperti disseppelliti durante gli scavi sono esposti al Museo Archeologico Nazionale presso il Museo dei Cappuccini.
La Necropoli di Rossomanno: fra Piazza Armerina e Valguarnera si trova Rossomanno, famoso per la necropoli di Rocca Crovacchio che conserva in Sierra Casazze tracce di un'abitato dell'era arcaica e, sopra Castellazzo, una costruzione medievale.
Fra Piazza Armerina e Barrafranca, Montagna di Marzo conserva mura del V secolo con una porta ed una torre.
Imboccando una "trazzera" dalla Pergusina, la strada che unisce Enna a Piazza Armerina, si arriva a Cozzo Matrice con i resti di un laboratorio della tarda Età del Rame ed una necropoli scavata nella pietra.
Grotte e necropoli: sui pendii intorno ad Enna vi sono numerose grotte che non è facile datare ma che devono essere state antichi cimiteri. Nei pressi dell'entrata meridionale della città c'è la Grotta di Spezeria che merita particolare attenzione: è caratterizzata da numerose celle scavate nelle pareti che accolgono statuette votive. L'area attorno a Calascibetta è di notevole interesse in quanto vi sono state rinvenute ben quattro necropoli del II e III millennio prima di Cristo; la più antica è quella di Malpasso: cinque tombe con numerose stanze che hanno rivelato oggetti in ceramica; la più famosa è la necropoli di Realmese, con le sue oltre 300 tombe, attiva dalla metà del IX secolo a.C. fino al secondo quarto del VI secolo a.C.
Una necropoli con tombe che rivelano insediamenti datati dalla preistoria fino ai Romani, sono stati recentemente scoperti ad Assoro.
Troina e Centuripe nell'Era Romana: a Troina nell’ area archeologica nella zona di Catena, sono state rinvenute, oltre a resti greci, strutture abitative con terme dell'epoca Romana.
A Centuripe si trovano resti romani di bagni termali d'epoca imperiale sul Monte Galvano, mentre sul Monte Porcello vi sono resti dell'epoca ellenica ed un'antica costruzione detta "La Dogana". Merita particolare attenzione la costruzione di "Augustali".
Nel territorio della provincia si sono conservate numerose testimonianze di secoli di storia, che conducono il visitatore alla scoperta di numerose aree archeologiche.
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina: senza dubbio una viaggio in Sicilia non può prescindere dalla visita della Villa Romana, un complesso asimmetrico e funzionale la cui costruzione, vista la complessità e vastità, sicuramente richiese molti anni di duro lavoro. Basti pensare i suoi 3500 metri quadrati di pavimenti mosaicati, e poi, la varietà di stili, l'eleganza dell'architettura fanno pensare alla mano capace di un maestro artigiano. Costruita su terrazze che seguono l'andamento naturale del terreno, inclusi i monumenti, è organizzata su tre diversi piani: le terme, le camere degli ospiti, le camere dei padroni e della famiglia ed una grande sala da pranzo. La Villa, che è stata dichiarata patrimonio mondiale dall'UNESCO, dimostra come queste zone fossero centro di potere e base dell'economia rurale dell'Impero Occidentale durante il periodo Romano. In sintonia con lo stile in voga nel IV secolo d.C. la Villa Romana ne è uno dei più ricchi esempi: i mosaici, presenti quasi in ogni stanza sono i più belli fra quelli rinvenuti risalenti dell'epoca romana.
A 14 chilometri da Piazza Armerina, vicino ad Aidone, si trova Morgantina. Scoperta nel 1955 grazie dall'Università di Princeton, è la più grande scoperta archeologica fatta in Sicilia nel XX secolo. La città, abbandonata intorno al 36 a.C., coperta da uno spesso strato di polvere e cenere, si presenta a noi così com'era alla metà del III secolo a.C.. Il centro dell'abitato è caratterizzato da un arteria principale dalla quale si dipartono perpendicolarmente altre strade. L'area abitata era dotata di un acquedotto con cisterne a canalizzazioni. I reperti disseppelliti durante gli scavi sono esposti al Museo Archeologico Nazionale presso il Museo dei Cappuccini.
La Necropoli di Rossomanno: fra Piazza Armerina e Valguarnera si trova Rossomanno, famoso per la necropoli di Rocca Crovacchio che conserva in Sierra Casazze tracce di un'abitato dell'era arcaica e, sopra Castellazzo, una costruzione medievale.
Fra Piazza Armerina e Barrafranca, Montagna di Marzo conserva mura del V secolo con una porta ed una torre.
Imboccando una "trazzera" dalla Pergusina, la strada che unisce Enna a Piazza Armerina, si arriva a Cozzo Matrice con i resti di un laboratorio della tarda Età del Rame ed una necropoli scavata nella pietra.
Grotte e necropoli: sui pendii intorno ad Enna vi sono numerose grotte che non è facile datare ma che devono essere state antichi cimiteri. Nei pressi dell'entrata meridionale della città c'è la Grotta di Spezeria che merita particolare attenzione: è caratterizzata da numerose celle scavate nelle pareti che accolgono statuette votive. L'area attorno a Calascibetta è di notevole interesse in quanto vi sono state rinvenute ben quattro necropoli del II e III millennio prima di Cristo; la più antica è quella di Malpasso: cinque tombe con numerose stanze che hanno rivelato oggetti in ceramica; la più famosa è la necropoli di Realmese, con le sue oltre 300 tombe, attiva dalla metà del IX secolo a.C. fino al secondo quarto del VI secolo a.C.
Una necropoli con tombe che rivelano insediamenti datati dalla preistoria fino ai Romani, sono stati recentemente scoperti ad Assoro.
Troina e Centuripe nell'Era Romana: a Troina nell’ area archeologica nella zona di Catena, sono state rinvenute, oltre a resti greci, strutture abitative con terme dell'epoca Romana.
A Centuripe si trovano resti romani di bagni termali d'epoca imperiale sul Monte Galvano, mentre sul Monte Porcello vi sono resti dell'epoca ellenica ed un'antica costruzione detta "La Dogana". Merita particolare attenzione la costruzione di "Augustali".