Edificata nel 1646 come cappella privata, era messa in comunicazione con il palazzo mediante un collegamento sopraelevato, oggi demolito. All’interno presentava due inconsueti balconi laterali trasformati in altari durante la ristrutturazione seguita all’incendio del 1881. La facciata ha un ricco portale e in una nicchia del timpano è collocata una statuetta in alabastro del Santo padovano, opera dello scultore ennese G. Gallina. Lo slanciato campanile è concluso da un’elegante guglia a fasce di maiolica policroma proveniente dalla bottega calatina di S. Branciforti.