Sito archeologico di Cozzo Matrice - Enna
Sul sito archeologico di Cozzo Matrice, una collina a nord del lago di Pergusa, è visibile e visitabile la caverna collegata al Ratto di Kore. Imboccata la regia trazzera al km 8 della strada che da Piazza Armerina porta a Enna, ci si inerpica per erti sentieri fino alla cima del colle. Lungo i pendii si incontrano insediamenti preistorici con numerosi ambienti scavati nella roccia calcarea.
Una visione panoramica di grande emozione si presenta, specie in Primavera, sul pianoro verde e fiorito, antistante l'ultimo tratto: giù a meridione il lago di Pergusa con la rotonda conca azzurrina; a levante si estendono a perdita d'occhio la valle del Dittaino, regno cerealicolo di Demetra, e la piana di Catania fino all'estremo turchino orizzonte ove campeggia l'Etna, fucina di Efesto.
La cima del colle si presenta come un massiccio roccioso su cui, accanto ad un ambiente rituale scavato nella pietra, sono visibili i resti di una officina della Tarda Età del Rame: parecchie buche nella roccia per i pali delle capanne e tracce di alcuni focolai. Di fronte, aperta verso settentrione si apre la grande caverna legata al mitico ratto di Kore. Facendo il giro della collina si scopre un'altra grotta e poi uno scavo eseguito dalla Soprintendenza di Enna, che ha messo in evidenza un piccolo villaggio rupestre.
Scendendo a sud-ovest per guadagnare il ritorno si incontrano, lungo il costone scosceso, altri scavi: ancora ambienti abitativi e una piccola necropoli. Le tombe, in particolare, sono a camera e scavate nella roccia con all'interno la banchina per la deposizione del defunto e il tetto a doppio spiovente. Il luogo è di grande suggestione per l'immaginario mitico e per la memoria antica.
Sito archeologico Masseria Geraci - Enna
Il sito si trova in effetti in territorio di Enna al confine con quello di Piazza Armerina. Su segnalazione locale, che parlava di mosaici affioranti in seguito ad abbondanti piogge e, poi, di uno studioso di Barrafranca (L. Centonze) che la identificò nel 1994, furono messi in luce notevoli resti di una villa di età romana. La Soprintendenza di Enna riuscì a fare un intervento di somma urgenza atto ad identificare e definire l’insediamento per poi ricoprire il tutto in attesa di mappatura scientifica e scavo successivo (Villari G. 1998). Nella stessa contrada, nei pressi della Sorgente di Gerbinello, si ha segnalazione di resti di una fattoria di età romana (grossi frammenti di pithoi e altra ceramica sigillata) che probabilmente doveva essere correlata alla vicina villa.